In viaggio nelle città finaliste in gara per il titolo di Capitale italiana della cultura, il servizio che il TG2 ha dedicato ai luoghi e ai protagonisti di Mesagne2024.
Umana meraviglia, uno slogan che per Mesagne significa come la cultura sia innanzitutto riscatto per riabilitare, nutrire, raccontare, esaltare l’umano.
Un concetto che viene chiarito da Simonetta Dellomonaco, coordinatrice del progetto: ‘In sostanza si tratta di voler sottrarre l’umano alla barbarie e condurlo verso la sua piena realizzazione. Il “modello Mesagne” può diventare una rappresentazione speciale di questa visione, per comprendere che, paradossalmente, l’umanità è “condannata a essere felice” e che qualunque ostacolo a questo compimento può ritardare sì il risultato ma non può fermarlo’.
La città è in fermento e in questi giorni il regista Paul Haggis, premio Oscar per il film ‘Crash’, è al lavoro per la realizzazione di un cortometraggio dal titolo ‘The heart of Mesagne’.
‘Quando ho sentito la storia di Mesagne, com’era la città vent’anni fa, tutto quello che è stato fatto, mi sono molto commosso’ ha dichiarato il regista ai microfoni di Rai2 intervistato dalla giornalista Daniela Bisogni.
Protagonista del corto è Sergio Rubini, cittadino onorario di Mesagne, che nella città messapica ha girato altri film: ‘L’idea che Mesagne da capitale della Sacra Corona Unita nell’arco di un ventennio diventi capitale della cultura mi sembra un messaggio importantissimo’.
Tra le comparse anche il sindaco Toni Matarrelli: ‘Quello per Mesagne2024 è un progetto, un modello culturale innovativo, che fa della partecipazione l’elemento essenziale’.
Se “un altro modo di essere umani” esiste – questa comunità lo sta cercando e pare essere sulla buona strada per trovarlo – allora quello può diventare un modello anche per altre comunità.