Mesagne ha dimostrato in questi anni di avere avuto un vero e proprio riscatto dal punto di vista culturale. Per cui sono convinto che, con il lavoro di tutti quanti, di tutti quelli che vogliono bene a questa città, si può arrivare a un “modello Mesagne” da un punto di vista culturale. Si può quindi sicuramente guadagnare da questa candidatura un progetto per la città e per gli anni a seguire. Sono convinto che la vera anima di questa competizione sia proprio quello di lavorare tutti insieme per raggiungere un progetto comune, un progetto di alto livello. Un progetto che vede la città coinvolta in tutte le sue espressioni e in tutte le sue fasce di pubblico. È questo, secondo me, il grande valore di questa competizione che, si vinca o non si vinca, darà comunque un risultato importante a questa realtà. Credo che Mesagne abbia tutti i numeri per poter fare il meglio.