Sono molto onorato di far parte del comitato di promozione di Mesagne capitale italiana della cultura 2024, non soltanto perché mi sento profondamente mesagnese, ma perché sono estremamente convinto che per troppo tempo la nostra terra, la nostra città è stato un tesoro nascosto. Un territorio simile non può essere nascosto, un luogo fatto di bellezza, di tradizione, di accoglienza, un Sud che si affaccia al Mediterraneo, un Sud crocevia, una terra di mezzo sulla via Appia. Credo che questo processo sia anche una bellissima testimonianza di come la cultura nel nostro territorio abbia anche segnato l’inversione di rotta dalla mentalità mafiosa che ha segnato non solo il nostro territorio ma anche il Sud Italia. È una testimonianza che lì dove funziona la cultura e la coesione sociale arretra il buio, arretrano queste malattie sociali che devono essere fatte fuori non soltanto nel nostro territorio. Deve essere fatta fuori quella mentalità mafiosa troppo ripiegata su se stessa, egoistica, che ha l’alfabeto della violenza. Per questo, per la testimonianza grande di come questo territorio si sia riscattato negli ultimi anni e per la sua oggettiva bellezza e cultura, Mesagne merita di essere capitale della cultura 2024. Buon lavoro a tutti.